sabato 9 marzo 2013

Amori improbabilerrimi

Prendere una cotta per un professore.
Ah, che cosa ridicola!
Mi è sempre sembrata un'idea assurda, anche considerato che fino ad ora ho sempre avuto solo professoresse, con l'eccezione di qualche ultracinquantenne con un alito che risveglia i morti.
Nella mia scuola una ragazza di quinta appena finita la maturità ha sposato un professore e sono andati a vivere insieme. Ed era ultracinquantenne anche lui. Cosa c'è di sbagliato nel mondo?
Ma soprattutto, come si fa a prendere seriamente queste cose? 
E' il classico racconto tramandato per sentito dire. Ogni scuola ha il professore che se la fa con le alunne e quella ragazza che una volta è finita al pronto soccorso intrattenendosi con un wurstel che ha deciso di spezzarsi sul più bello. Questa creatura mitologica, la cui storia ha fatto ormai il giro del mondo, non si sa bene chi sia; ma essendo un'improbabile conoscente di un compagno di scuola dell'amico di tuo fratello la veridicità di questi fatti è accertata. Sono tutti pronti a giurarlo.
Quindi, ricapitolando, prendere una cotta per un prof è un cosa ai limiti del ridicolo. Per me, almeno.
Questa è esattemente la tesi che sostenevo prima di ricevere un supplente di matematica venticinquenne. 


Quel tipo di professore biondo rossiccio, con delle adorabili guance un po' incavate, quello che quando prendi un quattro ti guarda dispiaciuto e ti rassicura dicendo che ti fa rifare degli esercizi e te lo toglie.
Quindi hey, sono fregata.
Ciao ciao, sufficienza in matematica.

2 commenti:

  1. Il mio professore di arte è la copia di Antonio Banderas da figo. Ho detto tutto.

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    1. haha mi sfuggiva l'esistenza di un Antonio Banderas non figo, ma ti capisco.

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